Anno scolastico 2011/2012 – Il messaggio del Comune

Il Comune di Bagno a Ripoli saluta studenti, famiglie, professori, personale non docente, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico 2011/2012.

Il Comune di Bagno a Ripoli saluta studenti, famiglie, professori, personale non docente, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico 2011/2012.


Questi i 'numeri' dell'attività scolastica del Comune. Dati numerici non definitivi: bambini dei nidi/centri infanzia 103 (+2 rispetto all'anno scorso), studenti delle scuole dell'infanzia 527 (-12), studenti delle scuole primarie 1046 (+166), studenti delle scuole medie inferiori 714 (+17), studenti delle scuole medie superiori 820 (Itc A. Volta, +100) e 710 (L. Gobetti, -10) (totale popolazione scolastica 3920, +263); investimento complessivo di attività in corso o da poco terminate o in fase di avvio di lavori pubblici nelle scuole di 200mila euro; investimento annuale per la scuola 2.450mila euro (refezione scolastica: 1.700mila; trasporto scolastico: 500mila; contributi al funzionamento, progetti e diritto allo studio: 250mila).

 

Il 12 e il 14 mattina, alle 8.30, l'Amministrazione (Sindaco Luciano Bartolini, Assessore alle Politiche Educative e Formative Rita Guidetti e Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Casini) ha salutato direttamente insegnanti, studenti e genitori all'apertura delle scuole.


Inoltre, il Sindaco Luciano Bartolini ha indirizzato quattro lettere diverse destinate alle prime classi di ogni ordine di scuola (infanzia, elementari, medie e superiori), che in sintesi riassumiamo.
 

Per la scuola dell'infanzia: “Quest'oggi avete compiuto un passo importante: per la prima volta siete entrati in una Scuola, luogo importantissimo per la vostra crescita, accogliente e ricco di opportunità, in cui incontrerete altre bambine e bambini, maestre e maestri con cui condividerete un entusiasmante viaggio fatto di giochi, amicizie, insegnamento, un'esperienza nuova che vi coinvolgerà e getterà le basi del vostro futuro. Buona scuola!”
 

Per la scuola primaria: “6 anni sono un'età straordinaria: fantasia, spensieratezza, voglia di giocare e far amicizia entrano in contatto con un mondo ricco di opportunità e stimoli, quello dello studio. La Scuola Primaria, la vecchia Elementare, è forse una delle tappe più importanti del vostro percorso di crescita: ne uscirete con tante amicizie in più, che forse dureranno per tutta la vita. Conoscerete la Storia, imparerete a leggere, scrivere, amare libri e letteratura, diventerete amici della matematica. Vi saranno accanto maestre e maestri, con la loro passione e professionalità, vi sosterranno genitori e nonni”.
 

Per la scuola media: “La Scuola Media è lo spartiacque tra l'infanzia e la progressiva maturazione dell'età: nuovi rapporti con compagni e professori, i primi amori, una diversa responsabilità verso lo studio, per sviluppare un collegamento tra le materie: perché il sapere è composito ma unico. Sarà una delle sfide fondamentali: capire che la scuola rappresenta lo strumento principale benché non unico della vostra crescita. Così appassionatevi alla Storia, all'Arte, alle Lingue Straniere, all'Italiano, coltivate la curiosità e il desiderio di apprendere. Genitori e insegnanti vi sosterranno. Cellulare, smart phone, le mode deperiscono con il tempo. Quanto apprenderete in questi anni invece sarà il miglior bagaglio per la vita, tanto più ricco quanto più grande sarà l'impegno. Accogliete con gioia la sfida e vincetela”.
 

Per la scuola superiore: “Se siete seduti ai banchi di una scuola superiore è perché avete scelto la via dello studio come strumento di crescita culturale, umana, sociale e professionale. Quanto apprenderete alle superiori vi sarà infatti tanto più utile quanto più riuscirete ad avvicinarvi a ogni materia con una visione trasversale, aperta a proficue contaminazioni: la conoscenza è ha bisogno di continue rielaborazioni per divenire competenza e non restare semplice nozione. Il mondo che vi aspetta richiede donne e uomini preparati, pronti, competenti appunto. Oggi non è più scontato il motto “il futuro è delle giovani generazioni”: oggi il futuro e le opportunità ad esso connesse vanno ridefinite. E voi dovrete avere un ruolo da protagonisti in questa rinascita. La scuola è la migliore palestra per provare le vostre qualità, affinare vocazioni e capacità”.