Il Comune di Bagno a Ripoli informa che dal 1° gennaio di quest'anno è entrata in vigore la nuova normativa nazionale relativa all’autorizzazione paesaggistica (art. 146 del Decreto Legislativo n. 42/2004): non ha quindi più valore la disciplina transitoria (art.
Il Comune di Bagno a Ripoli informa che dal 1° gennaio di quest'anno è entrata in vigore la nuova normativa nazionale relativa all’autorizzazione paesaggistica (art. 146 del Decreto Legislativo n. 42/2004): non ha quindi più valore la disciplina transitoria (art. 159 dello stesso Decreto Legislativo), scaduta il 31 dicembre 2009.
Che cosa cambia?
Il Comune non può che prendere atto della legge e adeguarsi.
La conseguenza maggiore è un allungamento dei tempi delle pratiche edilizie. Infatti, l'autorizzazione paesaggistica è un atto autonomo e presupposto rispetto ai titoli che legittimano l'intervento edilizio (art. 146, commi 2 e 4, del decreto legislativo 42/2004). Così, mentre fino a tutto il 2009, era possibile depositare una Denuncia Inizio Attività Edilizia (Dia) unitamente all'istanza di nulla osta ambientale, ora, con la nuova normativa statale, finché non sia stata ottenuta l'autorizzazione paesaggistica non sarà possibile presentare agli uffici comunali la Dia con evidente e inevitabile dilatarsi dei tempi. La sola cosa che il Comune può fare (e farà, se richiesto), è ricevere comunque le istanze di permesso a costruire insieme alla richiesta di autorizzazione paesaggistica, ma i termini per il rilascio di tale permesso inizieranno comunque a decorrere solo dalla data di efficacia dell’autorizzazione stessa. Va da sé la possibilità di ulteriori rallentamenti per la richiesta di varianti in corso d'opera. Si informa infine che attualmente sono in corso le procedure di nomina della Commissione Comunale per il Paesaggio.
“Un'altra norma da subìre – ha dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini -, una disposizione di legge che gli enti locali devono ancora una volta incassare e che inciderà non poco sui tempi di rilascio delle pratiche edilizie, con danno per i cittadini e per gli uffici comunali. Le nuove regole nazionali in materia di autorizzazione paesaggistica, in presenza anche di una complessa e farraginosa normativa regionale che da tempo chiediamo sia semplificata, non produrranno infatti effetti significativi nella tutela dell'ambiente e del paesaggio, ma aumenteranno sicuramente i tempi di rilascio dei permessi. E questo alla faccia della tanto sbandierata semplificazione amministrativa! E, viene spontaneo aggiungere, del federalismo di cui ci si continua a riempire la bocca nelle sedi governative e ministeriali: mai come in questi anni, infatti, le leggi che più incidono sulle amministrazioni locali vengono pensate e messe in atto al centro del potere. Se questo è federalismo...”.