Ema al livello d'allarme, ma è solo un'esercitazione

Il 18 e 19 maggio esercitazione sul rischio idraulico collegato al corso d'acqua: simulazione a sorpresa di un'esondazione per testare attività operative e comunicazione. Prima sperimentazione della telefonata di allerta. Chiamati a partecipare oltre 500 cittadini di Ponte a Ema.

Forti piogge, il torrente Ema tocca livelli d'allarme, l'acqua sta per uscire dagli argini e la popolazione viene invitata a mettersi al riparo. Questo lo scenario d'allarme che sarà simulato in un orario a sorpresa tra venerdì 18 e sabato 19 maggio con l'esercitazione della Protezione civile di Bagno a Ripoli (capofila del Centro intercomunale Arno sud-est), nell'àmbito di una prova d'allerta congiunta sul rischio idraulico e idrogeologico con la Protezione civile dei Comuni di Firenze, Scandicci e Impruneta, in collaborazione con la Città metropolitana, il Servizio regionale di Protezione civile e le forze di polizia.

Due giorni per testare le attività operative pronte a scattare in caso di emergenza, ma anche la comunicazione rivolta alla cittadinanza. Per la prima volta, ad esempio, sarà sperimentato a Bagno a Ripoli il sistema di allerta telefonico. Trecento le famiglie residenti lungo il corso d'acqua in località Ponte a Ema che saranno raggiunte da una telefonata registrata con la voce del sindaco Francesco Casini contenente le “istruzioni” per rispondere all'emergenza.

“Alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana a San Polo, Quarate e Capannuccia con l'esondazione di affluenti dell'Ema, si tratta di un'esercitazione più attuale che mai – dicono il sindaco Casini e il responsabile del Centro intercomunale Arno sud-est Roberto Fanfani-. Nella mente di chi abita a Ponte a Ema, inoltre, sono ancora vive le immagini della grave esondazione degli anni '90, che provocò molti danni materiali senza per fortuna conseguenze per le persone. Sul fronte della prevenzione, la situazione rispetto ad allora è decisamente migliore grazie anche alla realizzazione delle casse di espansione di Grassina. Ma dobbiamo essere pronti a rispondere ad ogni possibile evento avverso. Lancio l'appello alla cittadinanza: informatevi e partecipate. Non è una perdita di tempo, conoscere i comportamenti corretti da adottare in caso di emergenza può davvero salvarci la vita, ed una cittadinanza pronta e consapevole è alla base di una buona gestione delle emergenze. Dobbiamo far passare il concetto che tutti siamo protezione civile”.

Circa 300 le famiglie di Ponte a Ema interessate dall'esercitazione, per oltre 500 persone residenti in via del Crocifisso, via Corte Grifoni, via Piana, via Ignesti, via di Campigliano, via Moro, via Nenni, via Longo, via La Malfa. A loro, l'amministrazione comunale sta recapitando volantini e brochure informative con le indicazioni dell'esercitazione e le istruzioni. In un orario che non sarà indicato, tra venerdì e sabato la popolazione sarà raggiunta da una telefonata registrata con l'allerta del sindaco. La partecipazione all'esercitazione è facoltativa. Chi deciderà di aderire attivamente potrà spostare la propria automobile in un parcheggio sicuro secondo le tempistiche e le modalità indicate dalla Protezione civile e recarsi presso l'area di attesa più vicina alla propria abitazione secondo le istruzioni delle autorità.

Bagno a Ripoli, 16 maggio 2018