Per il quinto anno consecutivo gli agrumi coltivati nelle terre confiscate alla mafia dalla cooperativa “Beppe Montana” approdano sulle tavole delle famiglie e delle scuole ripolesi. Progetto in collaborazione con Libera.
Per il quinto anno consecutivo le arance della legalità tornano a Bagno a Ripoli. Si replica il progetto “Vitamine per la Scuola”, organizzato dal Comune in collaborazione con Libera e la cooperativa sociale “Beppe Montana”, all’amministrazione comunale di Scandicci, gli Istituti comprensivi "Antonino Caponnetto", "Teresa Mattei”, Istituto "Santa Maria all'Antella”, l'International School of Florence, la società di refezione Siaf e la Commissione comunale Pace e diritti.
Le arance coltivate in Sicilia nelle terre confiscate alla criminalità organizzata potranno essere prenotate fino al 31 gennaio all’Ufficio Relazioni con il Pubblico in palazzo comunale, all’Ufficio informazioni turistiche a Ponte a Niccheri oppure all’interno delle scuole facendone richiesta ai genitori o ai rappresentanti di classe. Parte del ricavato come sempre servirà a sostenere progetti educativi o l’acquisto di materiale didattico. Le arance saranno poi consegnate sabato 18 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 all’ingresso del palazzo comunale (piazza della Vittoria, 1 – Bagno a Ripoli). La società di refezione Siaf durante questo periodo proporrà le arance della legalità nelle mense scolastiche, trasformandole in marmellate che saranno protagoniste delle merende degli alunni.
Le arance, del tipo Tarocco e Moro, sono coltivate dalla Cooperativa “Beppe Montana - Libera Terra" che gestisce circa 90 ettari di terreni agricoli provenienti da confische nei comuni di Lentini (appartenuti al clan Nardo), Belpasso e Ramacca (appartenuti al clan Riela). Il metodo di coltivazione è biologico e le produzioni sono artigianali. Potranno essere acquistati a scelta due diversi formati: una retina di arance da 2 kg e la cassetta da 7 kg.
“Lo vediamo in questi giorni: la mafia sembra qualcosa di distante, di alieno – dice il sindaco Francesco Casini - ma può operare sottotraccia anche vicino a noi. Accanto all’esempio dei grandi uomini e delle grandi donne delle istituzioni e delle forze dell'ordine in prima linea per combatterla, tutti noi nel nostro piccolo possiamo dare una mano per contrastarla. Anche supportando, ad esempio, le realtà che ogni giorno sono al lavoro per restituire valore collettivo alle terre strappate alla criminalità organizzata, come Libera e la cooperativa 'Beppe Montana'. Allora bentornate, arance della legalità! Acquistiamole in tanti”.
“Il nostro viaggio a Lentini di alcuni anni fa, nelle terre confiscate alla mafia, è stata l’occasione per vedere in prima persona l’attività quotidiana, la passione e l’impegno della cooperativa 'Beppe Montana' e di Libera. Da lì è nato un sodalizio che si rinnova ogni anno con sempre maggiore convinzione. - dice l'assessora alla legalità Francesca Cellini - Le arance che crescono su quei campi sono il simbolo di un lavoro costante per diffondere la cultura della legalità, per mettere in circolo energie e ‘vitamine’ per contrastare ogni forma di mafia. Un ringraziamento a Libera per camminare al nostro fianco in questo progetto. E un grazie di cuore a tutti i cittadini che vorranno acquistare le arance della legalità”.
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Bagno a Ripoli, 19 gennaio 2023