Oltre 1300 libri dedicati a infanzia e didattica, nascono i Fondi Marcello Trentanove e Giovanna Carbonaro

Donati alla Biblioteca comunale i testi e i volumi dei due storici pedagogisti ripolesi precursori della moderna didattica

Oltre 1300 volumi. Libri, saggi e riviste dedicati ai temi della pedagogia, dell’infanzia e della didattica. Sono un piccolo grande patrimonio di conoscenza e saperi i due nuovi Fondi donati alla Biblioteca comunale di Bagno a Ripoli dagli eredi di Marcello Trentanove (1924 – 2017), pedagogista, storico direttore didattico di Bagno a Ripoli e precursore della didattica moderna, e di Giovanna Gervasio Carbonaro (1928-2019), pedagogista e “fondatrice” dei nidi per la prima infanzia nel comune di Bagno a Ripoli.

I Fondi, parte del lascito documentario delle famiglie, sono inseriti nel catalogo on line Opac SDIAF, catalogati secondo il sistema di Classificazione Dewey e suddivisi per argomento. Presentati ufficialmente nei giorni scorsi, da oggi sono consultabili in Biblioteca e ammessi al prestito inter-bibliotecario. Ai testi si affiancano parti manoscritte, dediche, e annotazioni presenti sui libri, anch’esse catalogate (per accedere al Fondo Trentanove http://bitly.ws/IyZZ; per accedere al Fondo Carbonaro: http://bitly.ws/J9tz).

Nel dettaglio, il Fondo Marcello Trentanove, è costituito da 596 opere, il Fondo Giuseppina Carbonaro da 839 opere. Si tratta, in entrambi i casi, quasi interamente di testi monografici cartacei, volumi di collane e alcuni opuscoli, afferenti agli ambiti professionali e di studio di entrambi.

I Fondi

Nel Fondo Trentanove, presente una ricca sezione pedagogica, costituita da testi di storia della scuola e delle istituzioni educative, collegata alla sua esperienza di docente e dirigente scolastico, che dimostra come il “Direttore”, come veniva affettuosamente chiamato a Bagno a Ripoli, fosse attento al percorso e alle evoluzioni dell'ambito educativo del secondo Novecento. Presenti libri di importanti studiosi come John Dewey e Célestine Freinet che ponevano al centro del processo educativo i bambini, per costruire le condizioni di un’educazione popolare, base del rinnovamento civile e democratico. Teorie che molto hanno influenzato anche l’innovazione dei servizi educativi ripolesi condotta da Trentanove. Dai libri della collezione, emergono interessi per alcuni temi pedagogici specifici, come l’organizzazione dei servizi, l’importanza dei setting ambientali, la didattica sperimentale con attività manuali e creative multisensoriali, l'importanza della didattica del gioco, della didattica musicale, e quella legata al linguaggio.

Nel Fondo Carbonaro, presente una ricca sezione di volumi dedicati alla psicologia dell'età evolutiva e sociale, alla pedagogia, agli studi sociologici del Novecento. Numerosi i libri di sperimentazioni didattiche che spaziavano dall’ambito pedagogico a quello psicologico, che mostrano il suo interesse per le metodologie pedagogiche d’avanguardia, con uno sguardo sempre acceso verso le esperienze educative internazionali. Nutrita la collezione documentaria dedicata ai temi sociali e politici del Novecento e alle opere letterarie e storico-sociali degli intellettuali più critici del secolo scorso.

Biografie

Marcello Trentanove, pedagogista, attivista e innovatore della scuola italiana e storico direttore didattico di Bagno a Ripoli dal 1962 al 1990, si batté per una scuola laica, democratica e inclusiva, con un'attenzione particolare anche alla disabilità. Fu precursore del superamento del tradizionale libro di testo e dell’insegnante unico, del vecchio concetto di doposcuola, incentivò la formazione continua dei docenti e il coinvolgimento delle famiglie. Fondatore della delegazione CEMEA Firenze, ne fu presidente per molti anni. Come direttore didattico fu tra i primi ad incentivare la formazione continua degli insegnanti, pioniere nell'istituzione delle prime sezioni di scuola materna, nella sperimentazione della continuità didattica tra materna e elementari, del lavoro di gruppo e del superamento della lezione frontale. Con la creazione dei comitati dei genitori, antesignani dei moderni organi collegiali, abbatté il muro di una scuola "nozionistica" e "chiusa al territorio" e aprì la strada ad una gestione di comunità delle politiche educative. Contribuì a definire la figura del futuro dirigente scolastico e ribadì il valore educativo di tutta la comunità scolastica costituita da insegnanti e altro personale addetto ad altri servizi.

Giovanna Gervasio Carbonaro, per lunghi anni insegnante nelle scuole per assistenti sociali di Milano (dove era nata), Torino e Firenze, ha collaborato al rivoluzionario esperimento pedagogico del Ceis di Rimini e per venti anni ha partecipato all’avventura imprenditoriale e alla visione utopica di Adriano Olivetti a Ivrea. Fu impegnata in alcuni significativi progetti socioeducativi orientati dalle nuove tendenze pedagogiche mirate a promuovere l’autonomia del bambino e il superamento delle barriere, poste dalla povertà, all’apprendimento e allo sviluppo. Ha coordinato la sperimentazione didattica, la progettazione di nuovi servizi educativi e sociali e la formazione del personale educativo e sociale del Comune di Firenze e di Bagno a Ripoli. In quest’ultimo è stata un punto di riferimento per i servizi alla prima infanzia, ha contribuito alla nascita dei nidi comunali ripolesi, di cui è stata la coordinatrice psicopedagogica, ha condotto numerosi corsi di formazione rivolti ai genitori e nonni con il Centro di documentazione educativa del Comune ed è stata consigliera comunale dal 1986 al 1990, eletta delle liste del Pci.

 

 

 

Bagno a Ripoli, 21 giugno 2023