Una medaglia al valore civile per Bagno a Ripoli - La cerimonia il 30 maggio alle 17.30

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, lunedì 30 maggio 2011, alle 17.30, ai Giardini I Ponti, a Bagno a Ripoli/Capoluogo, si svolgerà la cerimonia Una medaglia al valore civile per Bagno a Ripoli.

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, lunedì 30 maggio 2011, alle 17.30, ai Giardini I Ponti, a Bagno a Ripoli/Capoluogo, si svolgerà la cerimonia Una medaglia al valore civile per Bagno a Ripoli.

 

La medaglia di bronzo è stata conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il valoroso comportamento tenuto dalla popolazione durante la Resistenza, sulla base di una delibera di richiesta unanime del Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli, approvata nella primavera del 2009.
 

Programma:
- Arena Giardini I Ponti: Saluto del Sindaco Luciano Bartolini, Saluto del Presidente dell'Anpi Comunale Luigi Remaschi, Lettura scenica dell'episodio del Fratelli Manzi a cura di Guido Signorini su testo di Giacomo Quinti, Intervento di Ivano Tognarini (Presidente dell'Istituto Storico della Resistenza), Intervento finale del Prefetto Paolo Padoin.
- Porta della Memoria: Cerimonia di consegna da parte del Prefetto della Medaglia al Valore Civile, all'interno della quale la regista Alessandra Povia Zani consegnerà al Prefetto, per il Presidente della Repubblica, i suoi filmati sulla lotta della Resistenza.
 

I cittadini sono invitati a partecipare.
 

“La decisione del consiglio comunale, fondata sull’ampia e circostanziata ricerca effettuata dal professor Ivano Tognarini, che ringraziamo sentitamente per il suo lavoro – ha dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini -, ci ha portato oggi a questo importantissimo riconoscimento del contributo dato da Bagno a Ripoli alla lotta di Liberazione, contributo che si è palesato attraverso i momenti collegati all'azione partigiana e che ha visto la popolazione sottostare a feroci persecuzioni e lamentare dolorose stragi di civili operate dai nazifascisti, oltre a dover subire ingenti danni di guerra provocati nelle zone abitate, bombardate e minate; lo studio del Tognarini evidenzia una lunga lista di caduti, che annovera, tra le vittime delle persecuzioni politiche, gli esponenti del dissenso al regime, i giovani renitenti, i civili catturati durante le rappresaglie e i morti in azioni di guerra, protagonisti tutti di atti di coraggio e di gesti di solidarietà e di assistenza nei riguardi degli sfollati da Firenze e verso gli alleati e i prigionieri. La medaglia diviene così simbolo di un dolore che è un riscatto e di una memoria da perpetuare ed arricchire sempre di nuovi documenti e testimonianze”.