Comunicato stampa del Gruppo "Per una Cittadinanza Attiva" del 16 dicembre 2015
A proposito di vigilanza del territorio
Si sa che gli incidenti stradali più gravi, dovuti a comportamenti sregolati, avvengono per lo più nelle ore notturne, così come la maggior parte dei furti nelle abitazioni. E uno dei deterrenti potrebbe essere un potenziamento della Polizia municipale.
Al Consiglio comunale scorso, perciò, il nostro Gruppo ha chiesto al Sindaco: con 22 vigili urbani (su 170 dipendenti comunali), come mai i turni si articolano su 12 ore e l’orario si prolunga fino all’una di notte soltanto due volte alla settimana?
Ad Impruneta, con 8 vigili, Comandante compreso, fanno turni di notte, per cui anche a Bagno a Ripoli, anche alternandosi con i Carabinieri, potremmo riuscirci.
Invece, le risposte del Sindaco disvelano che si potrebbe arrivare forse ad una o due unità in più, con la videosorveglianza smistata alla Protezione civile ed esclusione totale dei turni di notte, per via dei recuperi d’orario.
A proposito di pensioni
Ampliando il nostro orizzonte alla politica nazionale, un argomento che ci coinvolge tutti, lavoratori attivi, pensionati e giovani ancora in cerca di lavoro, è il tema delle pensioni: ha provato a farlo anche il nostro Gruppo, con una mozione che mirava a stimolare i consiglieri, affinché il tema fosse dibattuto all’interno dei gruppi politici e in una assemblea pubblica o in un consiglio comunale aperto.
Il sistema pensionistico attuale sta scavando un solco profondo tra chi è già in pensione ed i futuri pensionandi ed un altro tra chi ci andrà e le future generazioni, a cui non sarà possibile garantire niente. E’ profondamente iniquo, non solidale ed economicamente insostenibile. La maggioranza si è resa disponibile ad organizzare almeno un incontro pubblico, in termini ancora da definire.
Crediamo che la politica muore quando non siamo più in grado di “discutere” di quello che sta succedendo, dentro e fuori dal Comune di Bagno a Ripoli.
Sta quindi a noi, che viviamo questi problemi, sviluppare proposte concrete e indicare a chi ci amministra quello su cui vogliamo discutere.
Non lasciamo spengere la nostra capacità di appassionarci e vivere la cosa pubblica!
La consigliera del Gruppo Per Una Cittadinanza Attiva
Beatrice Bensi