Teatro Comunale di Antella – I Savoiardi - Storia dei tre re e mezzo d’Italia

Il Comune di Bagno a Ripoli e il Teatro Comunale di Antella presentano I Savoiardi - Storia dei tre re e mezzo d’Italia, domenica 13 marzo 2011, ore 17, di Maria Pagnini.

Il Comune di Bagno a Ripoli e il Teatro Comunale di Antella presentano I Savoiardi - Storia dei tre re e mezzo d’Italia, domenica 13 marzo 2011, ore 17, di Maria Pagnini. Adattamento del testo per il teatro di Riccardo Massai, con Ilaria Danti, Francesco Mancini, Michele Redaelli, con la partecipazione in voce di Giovanni Nannini. Coordinamento tecnico Simone Rovida.


La storia del nostro Paese raccontata attraverso i suoi quattro re, seguendo il filo dell'ironia. Il primo ha dei baffoni spalancati, il secondo dei baffi ad ali di gabbiano, il terzo dei baffetti all'insù e al quarto, il più bello, non si è mai visto un filo di barba. Si raccontano il loro coraggio (poco), le loro paure (tante), il senso di responsabilità (poco) e la voglia di spendersi la vita in un altro modo (tanta). Fra tutti domina Vittorio Emanuele III, "Dondolo" perché avendo regnato per quarantasei anni non poteva che lasciare la traccia più consistente. I savoiardi sono quei bei biscottoni, ormai caduti in disuso, tanto in voga invece nel periodo dei nostri re, che, se a vederli sembravano sostanziosi e promettenti, già quando li prendevi in mano si rivelavano leggeri, leggeri, quasi inconsistenti; per non parlare poi di quando li inzuppavi: in un batter d'occhio diventavano mosci mosci e si dissolvevano miseramente in mille briciole insozzando in modo irrecuperabile anche la migliore bevanda. La più nota marca di savoiardi portava il nome, ancora oggi famoso, dei benemeriti fratelli fondatori: Lazzaroni. Come non riconoscere in questo una metafora neanche tanto sottile, voluta dal destino, un’allusione alla nostra monarchia? All'epoca, si sa, volavano scherzi sull'argomento. L'autrice lascia che siano i soli fatti a tracciare la miglior critica ad una famiglia di deboli inetti, perfino simpatici, se non fossero stati i re d'Italia e quindi i responsabili di tanti tragici destini che emergono drammatici durante il racconto, dalle parole dell'anarchico Bresci e dalla cronaca dell'otto settembre. L'allestimento è frutto di un lavoro articolato: il testo è una riduzione dell'omonimo romanzo breve della scrittrice fiorentina Maria Pagnini; la regia ha inoltre intrecciato al racconto il linguaggio visivo attraverso la proiezione di documenti e foto, frutto di una ricerca iconografica sul periodo. La stessa indagine storica ha guidato la scelta delle musiche ed anche il gusto trasformista nel cambio dei costumi. La voce narrante fuori campo sarà infatti integrata dagli interventi mimici di tre attori che renderanno vivi immagini e personaggi inducendo il pubblico al divertimento e all'ironia fino a coinvolgerlo nell'azione. Il narratore varierà con l'avvicendarsi dei quattro re, così, se il primo sarà un bambino, si passerà poi ad un adolescente, un adulto, un vecchio a significare sia il compiersi di un percorso storico, sia una semplice ed efficace metafora del percorso vitale. Lo spettacolo teatrale è dunque un intreccio fra documentario e cabaret, un'occasione per approfondire conoscenze storiche e per filtrarle attraverso il sorriso, premessa spesso necessaria per una visione critica della realtà.


Info: Teatro Comunale di Antella, via Montisoni, 10 – Bagno a Ripoli (FI) tel. e fax 055/621894. Segreteria lun. e ven. 10-12, merc. 16.30-18.30. Prenotazioni qui; sito internet. Ingresso: interi € 13 - ridotti € 11 (sotto i 14 e sopra i 65 anni, CartOne, Titolari CartaPiù Feltrinelli).