Regione e Soprintendenza "stoppano" l'urbanistica del Comune: forse c'era davvero qualcosa che non andava...

Come sono andati a finire i piani attuativi di Via Lazzeri e Match Ball

Lo avevamo anticipato e chiaramente, in Consiglio comunale, che i piani di questa Amministrazione per la nuova edificazione ad Osteria Nuova (21 villette) ed il potenziamento del “Match Ball Tennis Club” (4.700 mq. ad uso foresteria, campi da tennis, palestra, piscina, centro benessere, club house, etc…) presentavano forti criticità, con interpretazioni “a slalom” delle norme e nessuna rispondenza ai bisogni della comunità.
Adesso che lo hanno ufficializzato Regione e Soprintendenza, dichiarando la non compatibilità paesaggistica dei due interventi, forse qualcuno si dovrà ricredere.
Nel caso di Osteria Nuova-Via Lazzeri, si osserva che le nuove case verrebbero costruite in un’area collinare, in cui già la Regione aveva chiesto di non farlo, ed in più, in un’area fragile, nella quale devono essere ridotti i processi di consumo di suolo agricolo e privilegiato il mantenimento delle sistemazioni idraulico-agrarie, cioè i terrazzamenti, per la stabilizzazione idrogeologica della collina. Perciò, viene prescritta la rivisitazione del progetto sia per le costruzioni (“con l’indirizzo di ridurne la consistenza”), sia per la nuova strada di collegamento.
Nel caso del Match Ball, viste le caratteristiche dell’area ed il contesto territoriale in cui si inserisce, è stata prescritta la completa revisione dell’intervento, con indicazione di drastica riduzione delle volumetrie, delle altezze e della diversa ubicazione di palestra e piscina, perché in zona di rispetto fluviale.
Adesso siamo curiosi di sapere come intende uscirne la prossima Amministrazione (ormai non ci sono più i tempi per approvare i piani prima delle prossime elezioni di maggio). Ci auguriamo, però, che sia diversa da questa, anche in considerazione di queste continue forzature, che sono la cifra di un “sodalizio ideologico di retroguardia” fra il potere politico del Sindaco e quello tecnico, e cioè il pensare che il futuro di una comunità locale passi ancora dal consumo di nuovo suolo, da costruzioni fini a se stesse, da un'edilizia che non si rinnova puntando sulla trasformazione dell'esistente, ma che pensa che costruire sia un'attività infinita in un Pianeta finito.
Il futuro va nella direzione opposta, verso i concetti di «economia circolare» e  sostenibilità, così come manifestato in 1693 città del mondo, venerdì scorso, con la richiesta che le tematiche ambientali diventino la priorità di ogni agenda politica.
La mentalità del Sindaco e della sua Giunta, invece, dimostra proprio di rimanere ancorata a logiche retrograde, al di là degli slogan fatti solo per compiacere.

Sonia Redini
Consigliere del Gruppo “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”