Fondo Giovanna Gervasio Carbonaro

ll fondo
Il fondo, che fa parte del lascito documentario della famiglia, è conservato presso la biblioteca comunale di Bagno a Ripoli ed è attualmente costituito da 839 opere, più alcuni volumi dedicati allo studio e alla figura di Giovanna Gervasio.
Si tratta quasi interamente di testi monografici cartacei, volumi di collane e alcuni opuscoli, afferenti agli ambiti professionali e di studio di Giovanna Gervasio Carbonaro.
Nella collezione è presente una ricca sezione di volumi dedicati alla psicologia dell'età evolutiva e sociale, alla pedagogia, agli studi sociologici del Novecento. Numerosi i libri di sperimentazioni didattiche che spaziavano dall’ambito pedagogico a quello psicologico, che mostrano il suo interesse per le metodologie pedagogiche d’avanguardia, con uno sguardo sempre acceso verso le esperienze educative internazionali, come la scuola francese di Freinet e le sperimentazioni sui giardini d’infanzia francesi, e altre esperienze innovative americane e inglesi. Alcuni appunti e note ritrovate dentro i volumi del fondo, mostrano la grande stima personale e considerazione che altri studiosi avevano del suo lavoro e come lei stessa intrattenesse con alcuni di loro carteggi e scambi di opinione continui.
La nutrita collezione documentaria dedicata ai temi sociali e politici del Novecento e alle opere letterarie e storico-sociali degli intellettuali più critici del secolo scorso, denota il carattere e lo spirito libero di Giovanna Gervasio Carbonaro, formatosi nel contesto familiare accanto all'importante figura paterna di Gaetano Gervasio operaio e sindacalista anarchico con il quale ha condiviso gli ideali di lotta sociale contro lo sfruttamento del lavoro e l'attenzione verso gli ultimi e gli emarginati.

Consultazione
I volumi, sono stati inseriti nel catalogo on line (Opac SDIAF) e sono identificabili con la collocazione del Fondo FGC. Gli stessi sono stati catalogati secondo il sistema di Classificazione Dewey e suddivisi per argomento. I libri sono consultabili in loco e sono ammessi al prestito interbibliotecario, salvo alcune eccezioni per le quali è necessario rivolgersi direttamente alla biblioteca. La presenza di parti manoscritte, dediche, annotazioni presenti sui libri, sono state indicate nelle schede catalografiche di ogni volume e sono visibili on line. Link di accesso al fondo attraverso il catalogo OPAC

Biografia
Giovanna Gervasio Carbonaro, ha insegnato nelle scuole per assistenti sociali di Milano (dove era nata nel 1928), Torino e Firenze. Ha collaborato al rivoluzionario esperimento pedagogico del Ceis di Rimini e insieme al marito Antonio Carbonaro per circa venti anni ha partecipato all’avventura imprenditoriale e alla visione utopica di Adriano Olivetti a Ivrea. Quest’ultimo fu un vero e proprio esperimento sociale per l’epoca. Considerati oggi una coppia di Olivettiani, entrambi assistettero al progetto innovativo che si sviluppò nella Olivetti nel Novecento. Antonio Carbonaro ebbe in Olivetti docenze di relazioni umane nelle tante iniziative formative, divenendo pionere in sociologia dell’organizzazione. Giovanna Gervasio fu impegnata in alcuni significativi progetti socioeducativi orientati dalle nuove tendenze pedagogiche mirate a promuovere l’autonomia del bambino e il superamento delle barriere, poste dalla povertà, all’apprendimento e allo sviluppo. Ha coordinato la sperimentazione didattica, la progettazione di nuovi servizi educativi e sociali e la formazione del personale educativo e sociale del Comune di Firenze e di Bagno a Ripoli. In quest’ultimo dove è stata un punto di riferimento costante per i servizi alla prima infanzia ha contribuito alla nascita dei nidi comunali ripolesi, di cui è stata la coordinatrice psicopedagogica, ha condotto numerosi corsi di formazione rivolti ai genitori e nonni con il Centro di documentazione educativa del Comune ed è stata consigliera comunale dal 1986 al 1990, eletta delle liste del Pci. L’impegno sociale verso la pedagogia di comunità, l’attenzione alle lotte sociali e in particolare a quelle del mondo operaio sono per Giovanna Gervasio Carbonaro un elemento fondante dei propri studi psico-pedagogici, dove spicca l’attenzione verso gli altri, lo studio della società, delle dinamiche di gruppo, delle relazioni sociali ed umane nei contesti urbani. Attivista sensibile e attenta ai temi sociali del Novecento, venne spesso invitata ad eventi e manifestazioni, ed ebbe strette collaborazioni professionali con figure femminili di spicco nell’ambito del dibattito delle questioni di genere ed emancipazione delle donne, come quella con Fabrizia Ramondino, alla quale la legava una profonda stima e amicizia come testimonia una lettera ritrovata nel fondo, che lei stessa ha dedicato e letto durante le esequie dell’amica. Fu molto attiva nel promuovere metodologie pedagogiche d’avanguardia su scrittura e memorie autobiografiche nei contesti di sviluppo delle nascenti associazioni intercomunali e organizzò alcuni laboratori di scrittura autobiografica per il comune di Bagno a Ripoli. Alcune di queste esperienze vennero raccolte in volumi di letteratura grigia presenti nel fondo. Come l’esperienza documentata dell’associazione intercomunale n. 10 di Bagno a Ripoli (Scrivere a mezzanotte.
Pretesti per Leggere, scrivere e parlare a cura di Giuseppe Nibbi, Firenze, 1989, ass. Intercomunale area fiorentina, comune di Bagno a Ripoli, comune di Impruneta, Firenze 1989). Il volume raccoglie le scritture autobiografiche dei partecipanti de “il corso parallelo” post 150 ore a partire da domande su “bisogni e paure” che venne svolto per alcuni anni, nei due comuni. Pubblicazione che segue di pochi mesi quella, sempre a cura del ass. intercomunale n. 10 dei partecipanti del corso A due passi da San Gersolé (Ricordare per progettare e agire. Itinerari autobiografici tra vita e professione, a cura di Giovanna Gervasio Carbonaro e Simonetta Rossi, Ass. culturale “la Fonte”, Bagno a Ripoli, Tipografia comunale, 2008). Si tratta di una raccolta di memorie autobiografiche di 12 donne che hanno insegnato per almeno 25 anni in asili nido. Giovanna Gervasio Carbonaro è stata anche fondatrice dell’associazione La Fonte, realtà che da oltre vent'anni è attiva sul territorio fiorentino sui temi dell'educazione inclusiva che racchiude in sé le discipline che riguardano e completano la formazione dell'essere umano come arte, musica, poesia e letteratura. Per il suo impegno, una volta andata in pensione, il Comune di Bagno a Ripoli le ha conferito il riconoscimento “Vita Premiata” e una targa in suo ricordo esiste presso l’asilo nido Arabam di Bagno a Ripoli dove si trova una biblioteca con una parte dei suoi libri che lei stessa ha donato.
Giovanna Gervasio Carbonaro si è spenta il 21 luglio 2019.

Risorse web
https://youtu.be/HsB30d-XYPY
Registrazione audiovisiva integrale del convegno dedicato a Giovanna Gervasio Carbonaro “Un mite coraggio” (Bagno a Ripoli, 23 ottobre 2021). Il documento contiene anche il video documentario “Giovanna Gervasio Carbonaro: un esempio di vita civile”, a cura di "Lanterne Magiche" e Ass. Culturale La Fonte.