Autorizzazione allo scarico, non in pubblica fognatura, di acque reflue domestiche
Dettagli
A chi è rivolto
Ai titolari di scarichi reflui di tipo domestico non recapitanti in pubblica fognatura.
Descrizione
Tutti gli scarichi, non in pubblica fognatura, di acque reflue domestiche non ricadenti nell'ambito di applicazione del regolamento emanato con D.P.R. 59/2013, in quanto provenienti da insediamenti ad uso esclusivamente residenziale e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche (comprese le acque reflue originate dallo svuotamento delle vasche e/o dal contro-lavaggio dei filtri delle piscine private di pertinenza di insediamenti residenziali, non riconducibili alle attività elencate nella Tabella 1 dell’Allegato 2 al D.P.G.R. 08 settembre 2008, n. 46/R - Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 “Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento”) devono essere autorizzati con un atto formale rilasciato dall'Amministrazione Comunale ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., dell'art. 4 della L.R. 20/2006 e s.m.i., e dell’art. 10 del D.P.G.R. 08/09/2008, n. 46/R e s.m.i..
L’autorizzazione deve essere ottenuta prima dell'attivazione dello scarico e costituisce atto indispensabile per l’efficacia dell’agibilità dell'insediamento da cui ha origine lo scarico medesimo.
L'autorizzazione viene rilasciata al titolare dell'attività da cui origina lo scarico. Nel caso in cui lo scarico derivi da un immobile residenziale la titolarità dell'autorizzazione fa capo al proprietario dell'immobile o al titolare di un diritto reale o personale di godimento sullo stesso, oppure all'amministratore condominiale, oppure al presidente/legale rappresentante di un eventuale consorzio.
Come fare
La domanda di autorizzazione deve essere presentata dai soggetti aventi titolo mediante l'apposita modulistica (Allegato A) approvata e resa disponibile dall'Amministrazione Comunale, reperibile presso il sito internet del Comune e scaricabile dalla sezione "documenti" di questa pagina. Fanno parte integrante della domanda anche i moduli di dichiarazione, Allegati B, C e D.
Può essere trasmessa:
a mezzo Posta elettronica certificata (Pec): comune.bagno-a-ripoli@postacert.toscana.it (da indirizzo pec)
Cosa serve
La domanda deve essere completa degli allegati elencati in calce al modulo.
Alla domanda devono essere allegate anche:
la ricevuta telematica di pagamento o il codice IUV generato degli oneri istruttori pari a € 53,90 tramite modalità “PagoPA”;
Imposta di bollo pari a € 16,00.
Le attestazioni di pagamento costituiscono condizione di procedibilità della domanda stessa.
Cosa si ottiene
L’atto conclusivo del procedimento conseguente all’istanza presentata.
Tempi e scadenze
90 giorni dalla presentazione dell’istanza
Quanto costa
- imposta di bollo (pari a € 16,00);
- oneri istruttori (pari a € 53,90).
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Condizioni di servizio
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